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La preghiera di S. Alfonso Maria de’ Liguori per la Comunione spirituale

Non poter ricevere l’Eucaristia non significa non potersi predisporre ad accogliere Gesù con il cuore. Nella storia della Chiesa c’è un’antica prassi, confermata in particolare dal Concilio di Trento, che Papa Francesco in questo periodo di pandemia ha più volte ricordato. È la Comunione spirituale: con una preghiera si esprime il desiderio ardente, non essendo possibile ricevere la comunione sacramentale, di accogliere Gesù Cristo almeno spiritualmente. Invitando alla Comunione spirituale, spesso Papa Francesco durante la Messa a Santa Marta recita questa preghiera di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori:

“Gesù mio, io credo che sei realmente presente nel Santissimo Sacramento. Ti amo sopra ogni cosa e ti desidero nell’anima mia. Poiché ora non posso riceverti sacramentalmente, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore. Come già venuto, io ti abbraccio e tutto mi unisco a te; non permettere che mi abbia mai a separare da te.”

"In questa situazione di pandemia, nella quale ci troviamo a vivere più o meno isolati - ha detto il Papa nell'Angelus del 15 marzo scorso - siamo invitati a riscoprire e approfondire il valore della comunione che unisce tutti i membri della Chiesa. Uniti a Cristo non siamo mai soli, ma formiamo un unico Corpo, di cui Lui è il Capo. È un’unione che si alimenta con la preghiera, e anche con la comunione spirituale all’Eucaristia, una pratica molto raccomandata quando non è possibile ricevere il Sacramento”.



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